Sportello Unico per l'Edilizia

Stretta sui bonus edilizi 2025

Il 2025 vedrà una significativa stretta sui bonus edilizi in Italia, che colpirà particolarmente le ristrutturazioni non legate all'abitazione principale

Data:
15 Dicembre 2024

Il 2025 vedrà una significativa stretta sui bonus edilizi in Italia, che colpirà particolarmente le ristrutturazioni non legate all’abitazione principale. Secondo le analisi del Caf Acli, il 66,3% delle detrazioni fiscali nel 2024 riguardavano la prima casa, una percentuale che rischia di diminuire drasticamente con le nuove normative. Il disegno di legge di Bilancio attualmente in discussione prevede una detrazione del 50% solo per le ristrutturazioni di abitazioni principali, lasciando un bonus ridotto al 36% per altri tipi di immobili, come le seconde case o quelle acquistate con l’intenzione di diventare residenza principale post-lavori.
Questa mossa potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato immobiliare e sull’industria delle costruzioni, con un possibile aumento delle ristrutturazioni “in nero” per contenere i costi, come suggeriscono le osservazioni di Flavio Monosilio, direttore del centro studi dell’Ance, e Paolo D’Alessandris del Cresme. Inoltre, l’analisi del Caf Acli rivela che una grossa fetta degli immobili ristrutturati in previsione di diventare abitazioni principali potrebbe non beneficiare più del bonus più vantaggioso, con solo il 36% di detrazione disponibile.
Giorgio Spaziani Testa di Confedilizia propone una modifica al modello, suggerendo che si potrebbe condizionare l’accesso al bonus più alto all’impegno di stabilire la residenza nell’immobile entro un certo periodo dal completamento dei lavori, simile all’agevolazione per l’acquisto della prima casa. Questo cambiamento potrebbe aiutare a mantenere l’attrattiva degli incentivi, cruciali per sostenere il settore in un periodo di alta incertezza economica.

Ultimo aggiornamento

15 Dicembre 2024, 18:43