Sopraelevazione e lastrico solare modificato: serve il permesso di costruire
Tar Campania: per effettuare una sopraelevazione accompagnata da un cambio di destinazione d’uso del lastrico solare, è indispensabile ottenere il permesso di costruire. Inoltre, è obbligatorio rispettare le normative sulle distanze tra edifici, calcolando le variazioni strutturali introdotte, come tettoie, muri rialzati e terrazzi
Data:
12 Marzo 2025
Le sopraelevazioni e i cambi di destinazione d’uso del lastrico solare necessitano di appositi titoli edilizi per essere autorizzati. Inoltre, le distanze legali devono essere calcolate tenendo conto delle modifiche strutturali apportate, come tettoie, muri sopraelevati e terrazzi.
Questi sono i due principi fondamentali stabiliti dalla sentenza n. 215/2025 del TAR Campania, emessa in seguito al ricorso di un privato contro il Comune, accusato di non aver sanzionato alcuni interventi edilizi di un vicino, ritenuti abusivi. In particolare, la contestazione riguarda una sopraelevazione realizzata senza autorizzazione e la trasformazione del lastrico solare in terrazzo praticabile senza il necessario titolo edilizio.
Gli abusi edilizi contestati
Il ricorrente ha segnalato diversi interventi ritenuti irregolari, tra cui:
- la costruzione di un muro in tufo con tettoia sul lastrico solare, priva di autorizzazione;
- l’ampliamento del lastrico solare, sia verso il cortile interno che sul fronte strada;
- la modifica della destinazione d’uso del lastrico solare, da superficie non calpestabile a terrazzo praticabile, senza permessi adeguati;
- una sopraelevazione non autorizzata, che ha alterato la sagoma dell’edificio e ridotto le distanze legali dai confini e dalla proprietà del ricorrente;
- la realizzazione di un balcone troppo vicino al confine (0,75 m anziché 1,50 m, come previsto dall’art. 905 del Codice Civile).
Il Comune avrebbe dovuto svolgere verifiche più approfondite
Il TAR Campania ha accolto il ricorso, evidenziando carenze nell’istruttoria condotta dal Comune, che aveva dichiarato l’opera conforme agli strumenti urbanistici e ai titoli edilizi già rilasciati (permesso di costruire in sanatoria del 2012 e CILA del 2021).
Il Tribunale ha ritenuto che:
- il Comune si sia limitato a un sopralluogo sommario, senza verificare adeguatamente le irregolarità segnalate;
- la sopraelevazione del muro e la trasformazione del lastrico solare in terrazzo praticabile non siano state valutate in modo approfondito;
- non siano stati correttamente calcolati gli effetti delle modifiche strutturali sulle distanze legali tra le proprietà.
Il TAR ha ribadito che una sopraelevazione abusiva può alterare l’assetto urbanistico e che il cambio di destinazione d’uso del lastrico solare in terrazzo praticabile rappresenta un intervento significativo, soggetto a specifici titoli edilizi.
La decisione del TAR
In conclusione, il TAR ha:
- annullato il provvedimento del Comune per insufficienza dell’istruttoria;
- ordinato al Comune di effettuare una nuova verifica più dettagliata, accertando la regolarità delle opere contestate e il rispetto delle normative urbanistiche e delle distanze legali.
Ultimo aggiornamento
12 Marzo 2025, 06:06