Patente a crediti in edilizia: pubblicato il decreto attuativo
Il Regolamento entra in vigore il 1° ottobre e prevede un punteggio iniziale di 30 crediti
Data:
23 Settembre 2024
E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n.221 del 20 settembre, il decreto del Ministero del Lavoro n.132 del 18 settembre 2024 – “Regolamento relativo all’individuazione delle modalita’ di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili“.
Il provvedimento, attuativo dell’art.29 del decreto-legge 19/2024 che, al comma 19, ha introdotto modifiche all’art.27 del decreto legislativo 81/2008, recante la disciplina sul «Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti», entra in vigore dal 1° ottobre 2024 e stabilisce le modalità per il rilascio della “patente a crediti” per imprese e lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.
Condizioni per richiedere la patente
Le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili devono soddisfare una serie di requisiti per ottenere la patente a crediti, che include il rispetto delle normative sulla sicurezza e sui contributi.
I requisiti specifici sono:
- Iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- Adempimento degli obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori autonomi previsti dal Decreto legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro);
- Possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità;
- Possesso del Documento di valutazione dei rischi (DVR), ove previsto;
- Certificazione di regolarità fiscale, come previsto dall’art. 17-bis del D.Lgs. 241/1997;
- Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.
La domanda per ottenere la patente viene presentata attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con l’obbligo di autocertificare il possesso dei requisiti.
I crediti
La patente attribuisce un punteggio iniziale di 30 crediti, che può essere aumentato fino a 100 crediti complessivi in base a una serie di fattori, come la storicità dell’azienda, l’assenza di violazioni e l’adozione di pratiche avanzate in materia di sicurezza.
In caso di violazioni che comportano una decurtazione dei crediti, il recupero fino a 15 crediti è possibile, ma solo dopo la valutazione di una Commissione territoriale composta da rappresentanti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e dell’INAIL.
Il recupero dei crediti è subordinato all’adempimento di obblighi formativi in materia di salute e sicurezza e alla realizzazione di investimenti specifici per migliorare le condizioni di sicurezza.
Sanzioni in caso di morte o lesioni gravi
Il decreto prevede sanzioni severe per le imprese che, in caso di incidenti mortali o che causano lesioni permanenti, siano ritenute responsabili. In queste circostanze, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro può adottare un provvedimento cautelare di sospensione della patente fino a 12 mesi.
In caso di morte del lavoratore o di inabilità permanente, se l’incidente è attribuibile al datore di lavoro o ai suoi delegati almeno per colpa grave, la sospensione è obbligatoria, salvo diversa valutazione adeguatamente motivata dall’Ispettorato.
Se l’infortunio comporta un’inabilità permanente, la sospensione della patente può essere adottata, ma solo se non risultano sufficienti altre misure preventive già previste dal Decreto legislativo 81/2008 o dal Codice di procedura penale.
Trasparenza: i comuni possono accedere al portale delle patenti
Il provvedimento indica una serie di soggetti che possono accedere al portale dell’Ispettorato naziona del Lavoro per verificare se un’impresa ha ottenuto la patente a crediti e quanti crediti ha.
Tra questi, figurano anche le stazioni appaltanti pubbliche (come comuni, regioni e altri enti locali) che hanno accesso ai dati relativi alla patente quando devono verificare l’idoneità di un’impresa prima di assegnarle un contratto o farla partecipare a una gara d’appalto.
Ultimo aggiornamento
23 Settembre 2024, 21:59