Pagamenti in contante: il limite scende da 3.000 a 2.000 euro
Dal 1° luglio il limite per i pagamenti in contanti scende da 3.000 a 2.000 euro, una delle novità introdotte dal decreto Fiscale
Data:
11 Luglio 2020
Dal 1° luglio il limite per i pagamenti in contanti scende da 3.000 a 2.000 euro, una delle novità introdotte dal decreto Fiscale
Il 1° luglio è entrato in vigore il decreto Fiscale (legge n. 157/2019 di conversione del decreto legge n. 124/2019) che incentiva l’uso di pagamenti digitali (pagamenti POS) e premia i professionisti e gli esercenti che ne fanno uso.
Tra le novità introdotte dal decreto, le modifiche al regime dell’utilizzo del contante: a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, sarà in vigore il divieto all’utilizzo del contante per cifre al di sopra dei 2.000 euro.
In pratica, dal 1° luglio è in vigore il divieto di trasferimenti di denaro liquido di oltre 2.000 euro fra soggetti diversi; a decorrere dal 1° gennaio 2022, la soglia si abbasserà a 1.000 euro.
Lo scopo è di incentivare l’utilizzo di mezzi di pagamento con metodi tracciabili.
Inoltre, il decreto ha previsto in favore di esercenti attività d’impresa, arte e professioni, con ricavi o compensi nel periodo d’imposta precedente non superiori a 400.000 euro, un credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori dal 1° luglio 2020.
Ultimo aggiornamento
11 Luglio 2020, 12:36