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IL PERICOLO DEL GAS RADON

Il gas radon è uno dei principali agenti dell’inquinamento indoor e si concentra in particolare nei luoghi con scarsa ventilazione.

Data:
17 Ottobre 2021

Il gas radon è uno dei principali agenti dell’inquinamento indoor e si concentra in particolare nei luoghi con scarsa ventilazione. Inodore, incolore e insapore, non è percepito dai sensi umani, però altamente nocivo, si stima infatti che il radon sia uno dei principali responsabili dei tumori polmonari, il primo in particolare per i non fumatori.

Il radon è diffuso in tutta la crosta terrestre e si può trovare in numerose rocce di origine vulcanicacome graniti, pozzolane, tufi, lave.

La concentrazione però varia a seconda delle zone (l’Italia è il nono Paese al mondo più radioattivo), per cui in alcune se ne possono registrare livelli particolarmente elevati. Un’altra sorgente in cui può essere presente è l’acqua, infatti, come gas disciolto, viene veicolato a grandi distanze per cui può finire nelle falde acquifere.

Essendo un gas radioattivotende a disperdersi rapidamente all’aria aperta dove è diluito dalle correnti d’aria e non è pericoloso, mentre nei luoghi confinati, quali appunto sono gli edifici in genere, case ma anche luoghi di lavoro e scuole, rimane “imprigionato” a causa della presenza di infissi a tenuta e pareti che contribuiscono ad aumentarne la concentrazione.

Il Radon è presente soprattutto nel sottosuolo e nei materiali da costruzione ed è per questo che la sua quantità varia a seconda dei luoghi ed è maggiore nei piani terra e negli ambienti seminterrati, dove il gas tende a penetrare soprattutto attraverso fessure, anche microscopiche, e piccoli fori.

In quali abitazioni è maggiormente presente?

In particolare la presenza del radon può essere più elevata per:

  1. abitazioni costruite su terreni granitici o vulcanici
  2. abitazioni site nei pressi di vulcani o su terreni ricchi di tufo
  3. edifici le cui fondazioni poggiano direttamente sul terreno
  4. locali comunicanti direttamente con cantine o seminterrati tramite botole o scale
  5. costruzioni per le quali sono state utilizzate argillecontenenti alluminio, granito, tufo, porfido, basalto, pietre laviche, pozzolane o cementi di origine pozzolanica, gessi chimici, ceramiche o cementi prodotti con scorie di alto forno
  6. utilizzo di legnami provenienti dall’est Europa.

Come verificarne la presenza

Occorre fare le misurazioni attraverso i dosimetri. Le misurazioni vanno compiute nell’arco di un anno perché la concentrazione può variare sia nel corso di una giornata che di vari mesi.

Gas radon nelle abitazioni: quali le soluzioni?

Per contrastare la presenza di radon nelle case, bisogna adottare idonei accorgimenti finalizzati a limitarne l’ingresso.

A tale scopo sono sempre utili le più comuni misure di igiene ambientale, a partire da una ventilazione frequente degli ambienti.
E’ molto utile anche evitare di fumare nei luoghi chiusi.

Gli interventi più radicali possono comprendere:

  • depressurizzazione del terreno
  • aspirazione dell’aria interna
  • pressurizzazione dell’edificio
  • ventilazione forzata del vespaio
  • impermeabilizzazione del pavimento
  • sigillatura di crepe e fessure
  • isolamento di porte comunicanti con le cantine.

Puoi avvalerti di un professionista abilitato agli interventi di risanamento del radon:

Ti consigliamo di considerare quanto segue:

  • Utilizzare un professionista certificato o qualificato per la mitigazione del radon, richiedendo il titolo autorizzativo, controllando che la formazione di 60 ore sia stata acquisita attraverso un corso universitario dedicato. Puoi trovare un elenco di professionisti qualificati cliccando qui.
  • Scegli un appaltatore per risolvere un problema di radon proprio come sceglieresti qualcuno per fare altre riparazioni domestiche: ottieni preventivi e chiedi/controlla le referenze. Considera la conoscenza, l’esperienza, i prezzi e le tecniche di mitigazione che intendono utilizzare.
  • Chiedi la garanzia (con un contratto scritto) che il radon nella tua casa sarà ridotto rispetto alle concentrazioni elevate riscontrate se superiori ai 300 Bq/m3.

Ultimo aggiornamento

17 Ottobre 2021, 20:58