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Attenzione alle false mail dell’Agenzia delle Entrate!

Nelle false mail, appare il logo dell’Agenzia delle Entrate, l’oggetto è un finto rimborso fiscale, per ottenere il quale bisogna scaricare un modulo allegato Attraverso il portale FiscoOggi e tramite una nota dell’Agenzia si avvertono i contribuenti che sono state segnalate false mail dell’Agenzia delle Entrate, apparentemente provenienti dall’assistenza catastale e ipotecaria dell’Agenzia (assistenzaweb@agenziaentrate.

Data:
27 Luglio 2018

Nelle false mail, appare il logo dell’Agenzia delle Entrate, l’oggetto è un finto rimborso fiscale, per ottenere il quale bisogna scaricare un modulo allegato

Attraverso il portale FiscoOggi e tramite una nota dell’Agenzia si avvertono i contribuenti che sono state segnalate false mail dell’Agenzia delle Entrate, apparentemente provenienti dall’assistenza catastale e ipotecaria dell’Agenzia (assistenzaweb@agenziaentrate.it), ma in realtà inviate da un indirizzo contraffatto, non riconducibile all’amministrazione stessa.

Si tratta di una mail, che contiene il logo delle Entrate, con la quale si comunica una fantomatica “notifica di rimborsi fiscali”, per il riconoscimento dei quali occorre scaricare un modulo allegato all’e-mail.

I messaggi non giungono da un indirizzo direttamente collegato all’Agenzia e nascondono un evidente tentativo di truffa. Le Entrate raccomandano, quindi, di eliminarli immediatamente e di non cliccare sui collegamenti presenti, che contengono virus pericolosi.

Le false mail ed il concetto di “phishing”

Il phishing è un tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale si cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso.

Si tratta di una attività illecita, che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale: il malintenzionato invia e-mail dall’aspetto e dal contenuto identico a quelle inviate da noti fornitori di servizi: banche, assicurazioni, siti internet di compravendita online, etc. Tali messaggi fraudolenti richiedono di fornire informazioni riservate come, ad esempio, il numero della carta di credito o la password per accedere ad un determinato servizio.

Ultimo aggiornamento

27 Luglio 2018, 10:29